Continua
la serie di scandali alimentari che ha portato sulle tavole dei cinesi
latte
contaminato da melammina, olio di scolo venduto come olio da cucina, simil-uova
chimiche, zenzero cresciuto all’Aldicarb (un pesticida altamente tossico),
antibiotici nei polli e antiasma nei maiali, carne di ratto spacciata per carne
di montone e così via, ora ad allarmare i consumatori cinesi è il riso: a
Guangzhou, secondo le analisi fatte dalle autorità locali all’inizio dell’anno,
la metà del riso e degli spaghettini di riso in commercio ha alti livelli di
cadmio, un metallo cancerogeno che danneggia i reni. Una contaminazione che
proviene dall’avvelenamento del suolo. Ciò significa che l’inquinamento in Cina
è ormai penetrato nel terreno, e sulle tavole arriva cibo non idoneo alla
consumazione. Sono prodotti usati per le più svariate produzioni, che oltre che
essere penetrate nel terreno e finite nei prodotti alimentari cinesi,
ritorneranno in Europa e USA nei prodotti e ritorneranno a noi nel cibo stesso.
Guarda un po’ cosa combina la globalizzazione, la delocalizzazione e il
capitale liquido!
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