Succede
in Puglia, dove la Regione ha stanziato 600 milioni per iniziare a pagare i
fornitori, ma ne sono stati usati solo 200, peccato che gli interessi passivi
siano aumentati di 18 milioni. Per limare il maxi debito da 1,5 miliardi, nel
2011 l'amministrazione di Nichi Vendola aveva stanziato la cifra con cui le
aziende sanitarie avrebbero dovuto pagare le forniture mai saldate. A Bari,
Lecce e Foggia il 70% delle fatture è rimasto in cassa, mentre il Policlinico
di Bari, per coprire una parte dei 350 milioni di euro di debito totale, ne ha
utilizzati 80 di quelli messi a disposizione dalla Regione. Questa operazione
ha comportato il risparmio di 8 milioni di euro, tra interessi passivi, spese
legali e lo sconto del 2,5% su ogni fattura, che la struttura può così
impegnare per dare servizi al cittadino. Leggendo questa vicenda mi cadono le p…
perché malgrado si cerchi di fare qualcosa, non sempre si centrano gli
obiettivi e soprattutto si continua a lavorare come se nulla fosse. Perché non
detrarre dagli stipendi dei direttori delle ASL almeno una parte dei denari che
inevitabilmente verranno spesi in più, giusto per lanciare un messaggio
pedagogico: se governi male, ci rimetti di tasca tua.
Nessun commento:
Posta un commento