Sentire
parlare di malattie del secolo scorso, ancora in auge nella ricca e opulente
società occidentale, potrebbe far sorridere, invece la situazione nel torinese
non è proprio delle più rassicuranti. Secondo i dati siamo ben oltre le medie
statistiche nazionali, con picchi nella popolazione straniera che svolge il
mestiere di badante. Una popolazione a rischio, che entra in contatto con il
virus con una certa facilità, ma che evidentemente poco conosce le regole base
per una corretta gestione delle persone infette.
In
questo quadro del 1885, Edvard Munch rievoca la malattia della sorella Sophie che per la
tubercolosi morì in giovanissima età.
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