Tra
due mesi in Messico ci saranno le elezioni presidenziale e lei è la candidata
del partito conservatore Acción Nacional (PAN), lo stesso del Presidente
uscente Felipe Calderón, che punta alla presidenza e che lancia la sfida al
leader del Partido Revolucionario Institucional, Enrique Peña Nieto, avanti nei
sondaggi di venti punti.
Il
suo slogan: «Josefina, differente». Differente innanzitutto dal governo
Calderón, di cui però ha fatto parte come ministro dell'Istruzione, e dalla
durissima offensiva militare contro i narcos, che ha portato soltanto caos e
violenza. Differente dai due principali avversari: Enrique Peña Nieto, appunto,
noto più per il gossip che per la carriera politica, e Andrés Manuel López
Obrado, leader del Movimiento Progresista, coalizione delle sinistre col
Partido de la Revolución Democrática (PRD). Differente, infine, perché unica
donna in corsa, e quindi favorita nel conquistare il voto femminile.
Oltre
allo slogan, magari azzeccato, farà davvero la differenza oppure ha messo in
piedi l’ennesimo teatrino in cerca di potere e chissà cos’altro? Immagino che
molti messicani pensano lo stesso.
Nessun commento:
Posta un commento