I
riflettori sono puntati soprattutto su politici e manager pubblici, che
intascano e veicolano milioni di euro in tangenti e regalie, ma il fenomeno è
drammaticamente trasversale a qualunque italiano che maneggi un minimo di
potere e di denaro. Tre dipendenti dell’Asl di pavia, dal 2005 al 2011 e in
concorso con più persone, hanno istruito pratiche fittizie di rimborso di ratei
maturati e non riscossi per l’indennità d’accompagnamento di invalidi civili in
vita e deceduti, in totale assenza dei requisiti in capo agli originari
titolari.
Del
tutto allucinante che una delle dipendenti, spiegano i Nas, oltre ad aver
personalmente indebitamente percepito arretrati di indennità per
accompagnamento (in una sola rata ben 23.000 euro) quale beneficiaria in luogo
di persone decedute, abbia fatto percepire indennità al proprietario e due
dipendenti del negozio di articoli sportivi dalla stessa frequentato, alla
propria parrucchiera e, perfino ad una persona poi trasferitasi in Australia.
Mi
auguro che il tutto venga dimostrato in un tribunale e che le persone, se
colpevoli, subiscano la giusta pena. Sarebbe veramente triste se chi ne avesse
effettivamente avuto diritto non avesse ricevuto, in nome della crisi o dei
tagli al sociale, quello che uno Stato sociale degno di questo nome dovrebbe
garantire.
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