Nella
bozza del decreto si prevede una sforbiciata di 1 miliardo quest’anno e di 2
miliardi nel 2013 al fondo sanitario. Questi tagli si aggiungono agli 8 del biennio 2013/2014, già previsti dal
decreto “Tremonti” del 2011. Colpiti ospedali, farmaci, farmacie, aziende
farmaceutiche e beni e servizi.
In
particolare per quanto riguarda gli ospedali ci sarà un ulteriore abbassamento
del rapporto posti letto/abitanti che dovrebbe scendere dall’attuale 4,2 per
mille a 3,7 per mille, comprensivi dello 0,7 per mille per i letti di lunga
degenza e riabilitazione. In tutto circa 30 mila posti letto in meno che,
sommati a quelli già tagliati dal 2000, equivalgono a un taglio complessivo di
75 mila posti letto in poco più di dieci anni. Ma per gli ospedali scatterebbe
anche la chiusura dei piccoli istituti con meno di 120 letti, prevista da tempo
ma in realtà non attuata in tutte le Regioni.
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