In
un mondo dove un miliardo di persone soffrono la fame e due miliardi di persone
sono obese o in sovrappeso, qualcosa non funziona dal punto di vista
dell’alimentazione. L’industria alimentare ha trovato nel settore dei cibi
elaborati e confezionati (dagli snack ai pasti pronti ai prodotti in scatola) e
dei soft drink (bibite analcoliche zuccherate e gassate) una vera gallina delle
uova d’oro. Perché hanno costi di produzione molto bassi, una conservazione
lunghissima e un prezzo di vendita decisamente vantaggioso per il produttore
(cioè alto rispetto alla qualità).
Visto
che aspettare che cambi qualcosa è abbastanza improbabile, l’unica via percorribile
per un reale cambiamento sono iniziative di regolamentazione esterna del
settore da parte dei governi: dalle restrizioni alla pubblicità per bambini a
standard più stringenti per la qualità dei pasti serviti nelle mense, alle
tasse sui prodotti spazzatura.
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