L'economista
James Henry ha calcolato che il 30,3% della ricchezza finanziaria mondiale è
nelle mani di 91.186 persone ultraricche: si tratta di 16,7 mila miliardi di
dollari, 9,7 dei quali se ne starebbe offshore. Una super élite di redditieri e
donne e uomini d'affari occidentali seduti allo stesso desco di nababbi del
petrolio, dittatori africani ed emergenti asiatici e sudamericani.
Inoltre
ha anche calcolato che almeno 21 mila miliardi di dollari, cioè circa 15 mila euro,
sarebbero depositati in paradisi fiscali, forse anche qualcosa in più. In conti
protetti, a bassissimo regime di tassazione nei soliti luoghi, Svizzera, Cayman
Islands, Bermuda, Irlanda, Singapore e via dicendo. È come prendere le intere
economie di un anno di Stati Uniti e Giappone e nasconderle sotto il tappeto. E
si tratta solo della ricchezza finanziaria nascosta: non sono calcolate opere
d'arte, immobili, gioielli, yacht domiciliati negli stessi paradisi.
E
dobbiamo ancora credere che il capitalismo sia la strada giusta verso un mondo
migliore?
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