Si
è aperta oggi la conferenza all’Onu che dovrebbe portare entro fine luglio
all’adozione di un trattato sul commercio delle armi (Arms Trade Treaty) dopo
lavori preparatori iniziati nel 2006. Del nostro paese sono scomparse le
tracce. Sarà presente una delegazione, ma chi di preciso non si sa, non certo
il ministro degli esteri mentre ci saranno quelli di Francia, Gran Bretagna e
Germania e la ministra del commercio svedese. Capisco che non bisogna pestare i
calli al quinto o sesto più grande esportatore d’armi del mondo, ma un po’ di
pensieri italiani in un dibattito internazionale di questo livello non avrebbe
fatto male. Dimenticavo che era meglio essere presenti a Kiev: lì non si dava
fastidio a nessuno.
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