venerdì 6 luglio 2012

1113. Tornano i motoscafi armati sul Rio Grande


Dopo quindici anni di pausa, le forze di sicurezza americane tornano a pattugliare in armi il Rio Grande con delle barche veloci dotate di mitragliatrici e cannoncini per dare la caccia a narcos e clandestini. Il blocco delle pattuglie sulle acque del fiume che separa Messico e Stati Uniti venne deciso dall’amministrazione Clinton nel 1997 a seguito dell’uccisione per errore del diciottenne Esequiel Hernandez da parte di un marine nei pressi di Redford, in Texas.
Gli analisti del Pentagono evocano i precedenti del pattugliamento delle acque del Mekong in Indocina, durante la guerra del Vietnam, come anche le più recenti missioni della Guardia Costiera e dei Marines nelle acque dello Shatt el Arab iracheno o davanti alle coste della Somalia, per dare la caccia a terroristi e pirati
A me evocano solo molta tristezza, il fallimento della politica del Plan Colombia, la non risibile possibilità che molti messicani clandestini vengano uccisi o semplicemente etichettati come narcos e il fatto che Obama non sia proprio un pacifista.

Nessun commento: