Negli
ultimi 3 anni si è dimezzato il numero di volontari che hanno scelto di prestare
servizio civile. La motivazione principale che spinge alcuni giovani a fare la
scelta del Servizio civile nazionale è quella di fare un'esperienza a forte
contenuto formativo, impegnandosi in cose utili per gli altri e aprendosi ai
bisogni del territorio in cui vivono. In tanti seguono questo percorso per
sentirsi realizzati come persone.
Ma
il servizio civile nasceva storicamente come risposta al servizio militare obbligatorio, come alternativa per gli obiettori di coscienza per dimostrare
che si poteva servire il proprio paese in altre maniere, che non fosse con le
armi in mano. Poi da quando la leva è diventata volontaria si è perso questo
valore antimilitarista, lasciando intatto il valore civile dell’esperienza
umana e sociale.
Come
sempre ci sono delle storture e delle incoerenze, ma tendenzialmente
rappresenta una positiva esperienza per le persone, facendole incontrare con
realtà del sociale che altrimenti sarebbero in difficoltà per mantenere i
servizi aperti.
Anche
qui però nascerebbe una bella critica: lo Stato preferisce pagare i volontari piuttosto
che rendere stabili i servizi assumendo del personale. Certo è poi più facile tagliare
i fondi che licenziare dei dipendenti, forse questo fa proprio la differenza.
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