sabato 14 luglio 2012

1146. Giuseppe Bedeschi propone agli italiani un bel esame di coscienza


Era anni che non sentivo parlare di esame di coscienza. Proporlo poi a una intera popolazione, quella italiana, rappresenta un interessante e, penso io, abbastanza vano tentativo di trovare la “coscienza degli italiani”. Non che gli italiani siano del tutto incoscienti, diciamo che tendono fin troppo a autoassolversi, così come scrive l’accademico sul Corriere della Sera, che sottolinea che gli sembra difficile che si possa negare che vasti strati della popolazione italiana, interi ceti sociali, hanno contribuito a scavare la fossa nella quale siamo poi precipitati. Basti pensare che nel nostro Paese, per una infinità di tempo, sono state date milioni di pensioni a persone che non avevano nemmeno sessant'anni.
Sante parole, ma come si fa a ritarare l’intero sistema senza scontentare qualcuno? Si potrebbe pensare a una sorta di autodenuncia? In un mondo ideale sì, nell’Italia dei falsi ciechi direi proprio di no!

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