Chissà
se qualcuno dei 450 sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz ha letto
la notizia? Chissà cosa ha provato nel sapere che sarebbe ancora vivo e
vivrebbe tranquillamente la sua vita di ultranovantenne a Budapest, fuggito dal
Canada nel 1997 e scomparso da allora? Chissà se ricorderanno il viso di quell’uomo
che ha svolto un importante ruolo nelle reclusione di 12 mila ebrei in un
ghetto, nella requisizione dei loro beni e nella supervisione, nel 1944, della
loro spedizione nel campo di sterminio?
Chissà
se nella notte qualche fantasma lo tormenterà?
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