All’alba
del 23 luglio 1944 ha inizio il lungo viaggio verso la fine. Dopo un breve
tratto di strada fino al porto, circa duemila persone vengono stipate in
quattro o cinque chiatte adibite al trasporto di animali. Una prima sosta
all’isola di Kos per imbarcare altri nuclei familiari, poi rotta verso il
Pireo. Ad Atene il trasferimento su un treno, per molti un oggetto sconosciuto
e misterioso e l’arrivo ad Auschwitz il 16 agosto. Un mese di viaggio
attraverso l’Europa nel vivo della fase decisiva dell’offensiva alleata al
cuore del Terzo Reich. Poche decine i sopravvissuti: 31 uomini e 120 donne ce
la fanno.
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