Non
l’ha scritto una persona qualsiasi, o un giornalista sulle colonne del New York
Times, ma Greg Smith, ora dimissionario dalla banca Goldman Sach ma capo dei
derivati in Europa, Africa, Medioriente, insomma una persona che qualcosa
capisce del sistema in cui ha lavorato per 12 anni. Continua poi descrivendo l’ambiente,
i colleghi e tutto il resto e puntuale arriva la risposta del direttore
generale, che ovviamente smentisce tutto.
Ora
è vero che le banche non sono un ente caritatevole, ma è anche vero,
soprattutto in Italia, che chi le gestisce praticamente non corre rischi. Perché
se le cose vanno bene i dirigenti ingrassano, se le cose vanno male ci pensa lo
Stato, cioè noi, a mettere tutto in ordine. Comunque finisca, loro ne escono
carichi di soldi. Dovevo fare il banchiere anche io, mannaggia!
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