È successo
ultimamente a Caserta, dove tre bambini sono stati costretti a digiunare e guardare
i compagni che mangiavano, perché i genitori non riescono a pagare la retta.
Era successo già in altri paesi della penisola, ed è probabile che succederà
sempre di più. Certo ci sono le famiglie facoltose che falsificano le
dichiarazioni per pagare molto poco la mensa e certo, come ormai siamo abituati
in Italia, c’è chi approfitta o ha approfittato per anni della situazione. In
tempi di crisi, di soldi che non bastano, posso capire che per le scuole, o per
chi gestisce le mense, anche tre sole rette non versate possano essere un
problema, ma nutro qualche dubbio che questa possa essere la strada giusta. Perché
questi bambini devono subire l’onta di vedere i propri compagni magiare alla mensa
e loro no, solo perché i loro genitori hanno perso il lavoro? Non vivono già
una situazione di disagio in casa, perché acuirla nel luogo che dovrebbe
educarli a essere i cittadini di domani? Che cosa rimarrà di questa esperienza
a quei bambini? Per troppo tempo, troppi hanno approfittato del sistema e
ancora moltissimi lo fanno, ma è così necessario prendere di mira anche i
bambini?
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