domenica 18 marzo 2012

738. La corruzione non è solo un fenomeno italiano


Molti di noi sono disgustati, perplessi e arrabbiati quando sentono dell’ennesimo arresto del politico o dell’imprenditore di turno. Forse un giorno non ci faremo più caso, non perché non ci sarà più nessun arresto, ma perché saremo assuefatti alla notizia. Nel frattempo, finchè il neurone dell’indignazione è ancora collegato, Friedrich Schneider professore di economia dell'università austriaca di Linz ha fatto due conti sui costi della corruzione confrontando la situazione tra Germania, Austria e Svizzera. Il paese della Merkel non ne esce molto bene, con 250 miliardi di euro che sfuggiranno all’erario, mentre per l’Italia saranno 280. Mal comune mezzo gaudio qualcuno potrebbe pensare, ma io preferisco dire che tutto il mondo è paese in fatto di legalità e che ancora molto bisogna fare, in tutto le nazioni, per relegare il malaffare sempre più lontano.

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