mercoledì 28 marzo 2012

781. Precariato come prassi nell’Università italiana


Ricercatori a perdere e senza alcuna prospettiva di carriera accademica nell'università italiana, dove ormai il precariato "in ingresso" è diventato strutturale e la stabilizzazione per la maggior parte delle nuove leve della ricerca non arriverà mai. È questo il dato principale che emerge da un'attenta analisi dell'Adi (Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani) sulla situazione negli atenei a un anno dalla Riforma Gelmini: un presente precario e un futuro altrettanto incerto per dottorandi, assegnisti e ricercatori a tempo determinato. Figure oggi escluse da ogni tipo di tutela.
Se investire nella scuola, nell’università e nella formazione rappresenta il futuro di ogni paese, il nostro buon ex governo le ha proprio imbroccate tutte e sembra che anche il governo Monti si stia molto impegnando con la riforma del lavoro a mantenere tutto invariato o quasi.

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