È a
mio parere lo scrittore di fantascienza per definizione, talmente alta e
variegata è stata la sua produzione letteraria. Ha toccato moltissimi temi
considerati d’attualità oggi come il rapporto uomo-macchina, delineando futuri
scenari sempre particolari. Dick esplorò consistentemente i temi della natura
della realtà e dell'umanità nei suoi romanzi popolati di persone comuni,
piuttosto che da élite galattiche. Dedicò grande attenzione all'impatto dei media
sulla società e la politica e si interrogò su questioni importanti della storia
e della cultura degli Stati Uniti, come nel libro La svastica e il sole. Ebbe
una vita tormentata, si spostò molte volte tra USA e Canada e fece uso di
sostanze. Proprio quando i diritti delle sue opere gli avevano dato per la
prima volta una certa sicurezza economica, e mentre era in lavorazione il primo
film basato su una delle sue storie, Blade Runner di Ridley Scott, che Dick non
poté vedere completato, morì di infarto all’età di 53 anni.
La
sua opera letteraria è stata letteralmente saccheggiata dall’industria
cinematografica. Direttamente con film ispirati alle sue opere, oppure indirettamente
con moltissimi film che hanno sviluppato temi da lui affrontati.
Una
pietra miliare della letteratura fantascientifica che non finirà mai di
stupire.
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