Venerdì
La Stampa ha pubblicato una bella inchiesta sullo stato di salute dei consorzi
che gestiscono i servizi sociali nella provincia torinese. L’unica cosa certa è
che i finanziamenti ministeriali passeranno dagli 80 milioni dello scorso anno
ai 20 di questo, quindi non occorre essere docenti o ingegneri per capire che
sono a rischio praticamente tutte le attività dei consorzi dei servizi sociali.
Se nel futuro saranno le ASL a occuparsi della parte assistenziale, nel
presente si iniziano a ipotizzare tagli agli assegni di cura, alle assistenze
domiciliari, alle residenze per anziani, al sostegno ai diversamente abili
finché non si saprà con preciso la cifra che arriverà dal governo centrale. Una
situazione incerta che coinvolge le famiglie e le persone in carico, ma anche i
tanti operatori che da diversi anni si confrontano con le risorse sempre più
esigue.
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