Impressiona pensare che la Apple, un azienda commerciale, abbia un valore in borsa tale da equiparare il Pil di un paese come il Belgio, ventesima economia del mondo. Incredibile vedere come i conti dell'azienda di Cupertino siano cresciuti del 32% dalla morte di Steve Jobs, malgrado le recenti polemiche sullo sfruttamento dei lavoratori cinesi e di altre irregolarità, che non sono riuscite a smontare minimamente l'aura di "oggetto da possedere assolutamente" che la Mela rappresenta.
Se poi negli ultimi tre mesi dell'anno sono stati venduti più iPhone, 37 milioni, che i bambini venuti alla luce, tutto assume un'altra prospettiva.
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