È una delle considerazioni di una giocatrice d'azzardo, intervistata da Lorenzo Lamperi e pubblicato da Affaritialiani.it
Una storia comune a moltissime altre donne che passano dall'"innocuo" Gratta e Vinci e Superenalotto alle macchinette, esperienza che la donna descrive come un richiamo. È come il richiamo di Dio. Sento la necessità di
giocare. Ci penso sempre, nelle ultime due ore di lavoro ho in testa
solo quello. La parte più difficile però è nei weekend. La domenica sono
insieme a mio marito e mio figlio, ma non vedo l'ora che arrivi lunedì
per tornare a giocare.
1 commento:
... Che tristezza!
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