mercoledì 29 febbraio 2012

664. Giochi di prestigio?


Da una parte i giocatori, spesso cassaintegrati, pensionati e casalinghe che tentano la fortuna, quindi le fasce più povere della società, dall’altra lo Stato che finanzia le sue attività anche con il gioco d’azzardo, circa 9 miliardi di euro nel 2011.
In mezzo le società che guadagnano milioni di euro per gestire il grande business del gioco d'azzardo legale, ma nessuno fa caso a loro.
A partire dal 2014 le maggiori entrate dai giochi, ottenute grazie all'azione di contrasto all'evasione, potenziamento della riscossione e revisione delle sanzioni, serviranno ad attuare "misure anche non strutturali di sostegno del reddito di soggetti appartenenti alle fasce di reddito più basse, con particolare riferimento all'incremento delle detrazioni fiscali per i familiari a carico".
Come dire: con una mano lo Stato prende, con l’altra qualcosa dà.

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