Gian
Antonio Stella scrive un bel articolo che riassume la pur breve storia dell’accelerazione
che il gioco d’azzardo ha avuto in Italia, cambiamento avvenuto tutto sommato
in pochi anni. Il giornalista si domanda correttamente se vale la pena di
giocarsi l'anima di un Paese per lo 0,14% del denaro che c'è sul piatto. All’inizio
nelle casse dello Stato, per uscire dalle secche della crisi del 1992/93, entravano
dai giochi, tutti insieme, circa il 32%, poi ha cominciato ad accontentarsi di
quote sempre più basse, sempre più basse, per arrivare a un prelievo
complessivo del 12%, che precipita sui giochi online all' 1,8%, fino allo 0,14 sui
Casinò on line.
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