Non
conosco personalmente Silvia Deaglio, ma non vorrei essere nei suoi panni in
questi giorni, soprattutto con una madre che dice a tutti gli italiani che il
posto fisso diventerà sempre più un miraggio di cui pochi potranno godere,
mentre la sua personale avventura familiare racconta una storia un tantino
diversa. Ora in rete circolano diverse versioni del fatto che Silvia Deaglio
abbia addirittura due posti fissi, che a soli 24 anni si sia brillantemente
laureata in Medicina, per poi specializzarsi in Oncologia nel 2002, con il dottorato
in genetica umana conseguito nel 2006. Appena conseguito il Master, e mentre
ancora svolgeva un dottorato in Italia, ha ottenuto un incarico presso il
prestigioso Beth Israel Deaconess Medical Center di Harvard, il prestigioso
college di Boston. E avanti così.
Dal
ministero, perché poi dal ministero, precisano che non ha due lavori, ma è
docente universitario, pagata solo dall'ateneo, mentre la ricerca, alla quale
si è dedicata dopo avere lavorato per due anni ad Harvard, è sostenuta da un
finanziamento internazionale.
A
me sembra comunque che riceva due stipendi, di cui non conosciamo l’importo,
per cui ha due lavori che mi auguro svolga bene. Fino a ieri questa donna era
serena e pacifica impegnata nei suoi due lavori, ora è al centro di una querelle
che solo la madre può smontare, non dicendo qualcosa che ha già detto, ma
dicendo a tutti che sua figlia, per quanto meritevole, ha goduto dell’ambiente
in cui è nata e cresciuta, quindi ha avuto accesso a molte possibilità, cosa che
non credo costituisca ancora un reato. Nella realtà della società italiana
contano sempre e solo appartenenze familiari e conoscenze, ed è così da tempi
immemori. Certo esistono le belle eccezioni, ma se qualcuno volesse fare i
conti scoprirebbe che sono una piccola percentuale. La tanto invocata fuga dei
cervelli ha questo significato: all’estero vincono meriti e innovazione, in
Italia famiglia e appartenenza, questo dovrebbe dire il ministro Fornero agli
italiani.
Consiglio
a tutti di lasciar perdere la figlia del ministro e di puntare più sui
provvedimenti del Governo, perché se è vero che per 15 anni nessuno ci ha
governato, dovremmo prepararci per far sì che chi non ci ha governato in passato,
non ci governi in futuro.
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