Così
si esprime l’assessore alla Sanità del Piemonte Paolo Monferino, alle domande del giornalista de La Stampa Marco Accossato, che con decisione pone
interessanti questioni.
Questo è un problema del sistema,
assessore. Cioè suo. Non si può far ricadere sul malato né sul personale
sanitario. Come interverrà?
«Che dal pronto soccorso a volte sia
difficile ricoverare o dimettere è noto e ci stiamo lavorando. E se non si
facesse così tanto casino su questa riforma della Sanità avremmo strutture
enormi dove portare le persone che possono essere dimesse dall'ospedale ma
hanno ancora bisogno di assistenza dopo la fase acuta».
Mentre
i pronto soccorso collassano e Monferino dice invece che è tutto sotto
controllo, il consigliere Pdl Massimiliano Motta ha redatto un documento che sottolinea
tutte le criticità del nuovo piano sanitario in corso di approvazione.
Come
reagirà Roberto Cota che avrebbe detto nell’ultima riunione di maggioranza a
consiglieri basiti: “Vi tronco se non lo
approviamo entro il 31 marzo”, accompagnando queste parole con il
basculamento della mano per significare che è pronto a mandarli tutti a casa?
Ci andrà anche lui a casetta?
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