Scritto
nel 2011 dal giornalista e scrittore americano Daniel Akst, affronta un tema
che è sotto gli occhi di tutti. Come mai negli Stati Uniti e nell’occidente
industrializzato metà della popolazione muore perché mangia troppo, beve
troppo, fuma troppo, è troppo sedentaria e cede a molte altre pulsioni che
riconosce nocive, ma alle quali non riesce, se non con sforzi incredibili, a
farne a meno?
Con
riferimenti storici, filosofici, scientifici, psicologici ma anche letterari,
dimostra come la mancanza o lo scarso autocontrollo portano sempre a compiere
le scelte sbagliate e offre qualche suggerimento su come riuscire a avere un
livello discreto di questo potente strumento che solo ognuno di noi può
attivare.
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