Dopo
ben 25 anni dalla raccolta delle firme per promuovere il referendum, in
Piemonte si potrà votare e esprimere il proprio parere sul tema della caccia. Se
la Regione non fisserà la data entro 15 giorni dalla notifica della sentenza sarà
sostituita dal prefetto, nella veste di commissario ad acta per la
consultazione quindi, a meno di evoluzioni e inciuci politici degli ultimi
giorni sarà la volontà popolare a dire la propria.
Su
cosa verrà chiesto di esprimersi:
·
sulla cancellazione dall’elenco delle
specie cacciabili di 25 specie di fauna selvatica italiana con la conseguente
istituzione del divieto di caccia;
·
sulla cancellazione della domenica dai
giorni nei quali la caccia è consentita con la conseguente istituzione del
divieto di caccia la domenica;
·
sul divieto di cacciare su terreno coperto
da neve;
·
sulla limitazione ai privilegi concessi
alle aziende faunistico-venatorie.
Quindi
non verrà abolita la caccia, ma se vincerà il SI dovrebbe essere fortemente
limitata. Allora andremo al voto tra il 15 aprile e il 15 giugno, con buona
pace di chi per 25 anni ha fatto finta di niente!
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