Alla
fine la legge vale per tutti, anche per i re delle slot machines e i loro
distratti controllori. Dopo una battaglia legale durata quasi 5 anni, ieri a
sorpresa la Corte dei Conti ha condannato i dieci concessionari del gioco a
pagare penali per 2,5 miliardi per i loro disservizi del periodo 2004-2006.
Sono stati condannati anche i manager pubblici che avrebbero dovuto
controllare: il direttore dell’Aams l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di
Stato dell’epoca, Giorgio Tino, ora vicepresidente di Equitalia Gerit, e il
direttore del settore giochi Antonio Tagliaferri, che è rimasto al suo posto a
fianco del direttore dell’Aams attuale Raffaele Ferrara, appena confermato da
Mario Monti.
Ieri
la Corte non ha accolto la richiesta principale del Pm Marco Smiroldo con oltre
90 miliardi di euro, ma la subordinata, con una condanna a 2,5 miliardi per i
dieci concessionari, pari all’80 per cento dell’aggio percepito dai
concessionari nel periodo da settembre 2004 a gennaio 2007. Sembra un pareggio,
nella realtà è una sconfitta pesantissima. Per le società ma soprattutto per
l’Aams e anche per Mario Monti che ha appena confermato i suoi vertici.
Nessun commento:
Posta un commento